AL DI LÀ. CON LO SCONTO

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Se proprio dovete andarvene, almeno approfittate dell’occasione. Morite entro questo febbraio. Così vi procurate lo sconto sulla cerimonia elegante: bara di tiglio, quattro uomini in uniforme, carro funebre ultimo modello, coccarda tavolini e registro firme a 1.499 euro invece di 2.499. E ve ne andate in pompa magna. Mica male, vero? Dove rivolgersi per affrontare alla grande l’ultimo viaggio? All’“Outlet del funerale”, azienda di Cologno Monzese, a due passi da Milano. Che, come un normale centro commerciale, per affrontare la concorrenza agguerrita dei moderni Caronte si è inventata questa strategia di marketing.

Oddio, proprio marketing marketing non ci sembra; lo sconto – dicono i tecnici – è la meno efficace delle promozioni vendite perché vende valore: “Compri da me perché ti faccio lo sconto” – sostiene Beau Tokscic, un affermato esperto – porta margini magri. “Compri da me perché ti do più valore” porta fidelizzazione». Condividiamo. Anche se, nel caso specifico, la fidelizzazione, come dire, ci sembra un azzardo. Altri elementi adottati dall’azienda inclinano però a favore del “marketing del caro estinto”: bare decorate a soggetto da rinomati writer (quelli dell’arte murale, per capirci), gadget vari tra cui un portachiavi ovviamente a forma di cassa, una price list per le cerimonie funebri articolata da un minimo (standard) a un massimo (top class) a seconda del tipo di optional richiesto, la validità “a tempo” come nelle promozioni del supermercato…

Come potete capire, la scelta, in questo caso è affidata ai vivi. Valutazioni economiche, di immagine, di status, di riconoscenza verso chi se ne va e così via determinano la loro decisione di quale offerta privilegiare; vedremo se l’invito “affrettatevi, l’offerta di esequie a prezzo scontato scade a fine mese!” avrà successo. Magari si, perché no? Del resto, iniziative analoghe in Inghilterra sono in corso da qualche anno; là addirittura nel “pacchetto” ci sono pure a richiesta gli astanti addolorati (figuranti noleggiati apposta) e un “dolente” (di solito, un attore free-lance) che, per un certo sovrapprezzo, durante la cerimonia funebre commemora con parole appropriate i fatti salienti della vita del defunto.

Quanto a costoro, il target, gli utenti finali di questa singolare promozione funebre, non sarà facile raccoglierne statisticamente il feed-back, la “risposta” nella lingua del marketing. Un fatto è sicuro: non saremo noi a raccogliere interviste per l’indagine; sorry, per questo febbraio (e anche per quelli a seguire) la nostra agenda è già affollata di impegni.

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