IL MIO RICORDO DI TABUSSO TRA FIABE E BOSCHI

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Prima di parlare di Francesco come persona e di ricordare le scampagnate o i week-end nella sua casa di Rubiana, voglio specificare che l’occasione è quella dell’ottava edizione di “Fiabe e boschi” la rassegna pittorica nata nel 2007 da una sua idea, realizzata poi con gli amici Francesco Casorati, Romano Campagnoli, Giacomo Soffiantino, Tino Aime e altri .

L’amore, nutrito da Francesco nel corso della sua vita, verso la montagna i boschi e qualsiasi luogo lo portasse a contatto con la natura, è da ricondursi probabilmente agli anni della guerra e dello sfollamento a Rubiana, quando la famiglia si trasferì nella casa di campagna della Val di Susa.

Anch’io ho bellissimi ricordi estivi e autunnali legati a quella casa, che ora è appunto una delle sedi espositive e che ho avuto la fortuna di frequentare da ragazzina, andando a fare, spesso in comitiva, passeggiate nei boschi e bagni nel torrente. La sera si cucinavano i funghi raccolti o le verdure dell’orto in carpione o con la pasta e si aprivano bottiglie di buon barbera o altri rossi piemontesi, ma anche grappe, vini da meditazione e tutto ciò che portavano gli amici che passavano in visita. Tutti quanti portavano qualcosa: per lo più bottiglie ma anche dolcetti e torte o antipasti in vasetto preparati artigianalmente. Insomma in quella casa c’era sempre qualcosa di goloso da gustare in allegra compagnia o divertenti esplorazioni dei dintorni. Anche solo starsene seduti in giardino a chiacchierare era uno spasso perché gli habituè erano sempre “rigorosamante” personaggi interessanti, divertenti o magar irriverenti …

Francesco stesso aveva un gran senso dello humor e raccontava sempre, insieme a Casorati e agli altri suoi amici pittori, aneddoti di viaggio o delle loro partecipazioni a festival ed eventi come per esempio alle varie edizioni della Biennale di Venezia.

Fiabe e boschi si svilupperà anche quest’anno dunque nella casa di famiglia in Borgata Gai, al civico 21 dove è allestita la mostra La magia del ricordo. Francesco Tabusso dipinge la Valle di Susa ma anche negli spazi della Pinacoteca comunale, rinnovata nell’allestimento dalla scorsa edizione, che ospita la mostra L’incisione e la grafica d’arte in Piemonte.

 La prima è un’esposizione di circa venticinque opere su carta attraverso cui Francesco descrive paesaggi e borgate conosciuti da ragazzo e frequentati poi nell’arco di tutta la vita: il passaggio del torrente Messa sull’antica strada di Mompellato, i profili delle cime che conducono alla Fontana Barale, i boschi della frazione Favella, le cime del Caprasio (Roccasella) e del Civrari; il monte Pirchiriano con la Sacra di San Michele e le leggende ad essa legate.

Tra i lavori esposti, la serie di acquerelli dipinti alla baita del Chietto a duemila metri di altezza sulla strada che da Condove porta a Colombardo, un luogo a cui Tabusso è stato legato per tutta la vita: vi era capitato nel ’62 con il fratello Gustavo percorrendo sentieri e mulattiere quando ancora l’alpeggio era raggiungibile solo a piedi, tornandovi poi in numerose occasioni per condividere il lavoro dei pastori in alpeggio. Nel 1980 dipinse un pilone votivo costruito su quei pascoli.

Sempre nelle stanze della villa si può ammirare una selezione delle immagini realizzate dal fotografo Renzo Miglio degli affreschi della Madonna della Bassa, il santuario affrescato da Tabusso nel 1995 con l’amica pittrice Germana Albertone.

L’intero allestimento è poi accompagnato dalle pagine di una sorta di diario per immagini dove l’Artista fissava le sue impressioni derivate dalle passeggiate in Valle, dai ricordi degli amici e da quelli delle persone incontrate nel corso dei suoi pellegrinaggi.

L’allestimento ambientato nella sala della Pinacoteca comunale è incentrato sull’affascinante tecnica dell’incisione, ripercorsa attraverso ventisei opere di alcuni dei più significativi Maestri del Secondo Novecento piemontese e lombardo, per lo più già presenti con i loro lavori nell’esposizione permanente della Pinacoteca. Ad impreziosirlo ulteriormente, un dipinto di Francesco Tabusso risalente al periodo giovanile e, nello specifico, a un suo soggiorno a Pavarolo presso la residenza dei Casorati.

 Le mostre saranno aperte tutti i sabati e le domeniche di settembre  con orario 10 – 18

 Informazioni: Comune di Rubiana  Piazza Roma 5  – 011 9358923 – 338/98 35 089

Archivio Francesco Tabussoinfo@archiviotabusso.it  – 0113017899 – 348/4455959

 

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