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I GIOVEDI’SCIENZA

E’ la gioia di vivere il tema che inaugura la rassegna dei Giovediscienza che, giunta alla sua trentunesima edizione, propone relatori del calibro di Vittorino Andreoli, Alberto Angela, Alberto Bardelli e un inedito Paolo Conte tra spartiti e formule matematiche.

Si parte giovedì 17 novembre alle 17,45 al Teatro Colosseo di Torino (via Madama Cristina 71) .

Il tema è appunto “La gioia di vivere. Dalla fatica di vivere al ben d’essere”. Vittorino Andreoli spiegherà come – in un mondo dominato dalle strategie per essere vincenti, dal mito della bellezza e dall’insoddisfazione – il “magico potere” della gioia non sia altro che la capacità di passare dalla dimensione dell’“io” a quella del “noi”: ovvero contare sui legami affettivi, guardando in faccia il presente. La formula di Andreoli consiste anche nel non ridurre la gioia ad un’espressione legata ai desideri perché quando questi sono difficili da soddisfare si rischia uno stato di frustrazione costante che sposta il raggiungimento del benessere al futuro e al contempo sarebbe bene non avere molti i rimpianti che ci tengano troppo ancorati nel passato.

Il 24 novembre, in occasione del conferimento del Premio Peano dell’Associazione Subalpina Mathesis, scopriremo invece “Il fascino dei numeri. Storie e segreti”, con Albrecht Beutelspacher, direttore del Museo Mathematikum di Giessen (in collaborazione con il Goethe Institut di Torino).

Il primo dicembre lo scrittore e divulgatore Alberto Angela svelerà invece “Il segreto della Gioconda”, lasciando che sia il quadro a “raccontare” attraverso piccoli dettagli, consuetudini e misteri dell’epoca in cui Leonardo la realizzò.

Paolo Conte, prenderà poi in esame il rapporto tra Matematica, geometria e musica il 15 dicembre con “Buone vibrazioni tra pentagramma, forme e formule”. A dibatterne con lui ci saranno anche Alberto Conte, docente all’Università di Torino e Moreno Andreatta, vice presidente della Society for Mathematics and Computation in Music.

Con il presidente dell’Accademia della Crusca, Claudio Marazzini scopriremo invece, il 12 gennaio,  “Come parleremo nel 2050. Tra nuove tecnologie, migrazioni, demografia e contaminazioni”, mentre Carlo Alberto Redi dell’Università di Pavia racconterà (il 19 gennaio) la “Storia di una cellula fantastica: scienza, cultura e natura dell’uovo”.

Si parlerà infine di antropologia nella prima trasferta al Politecnico di Torino (il 26 gennaio) con Damiano Marchi, dell’ Università di Pisa. Il tema è “L’antenato che non ti aspettavi”, ovvero l’enigmatico Homo Naledi raccontato da uno dei suoi scopritori.

Ulteriori info e programma su www.giovediscienza.it

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