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BLACK FRIDAY

In anticipo sulla data tradizionale che cade il 27, l’opportunità di comperare prodotti “must have” nei negozi e on line risparmiando molto si è aperta lo scorso lunedì 9 novembre in occasione dell’annuale Black Friday. Come mai si chiama Black Friday, “venerdì nero” pur essendo favorevole per i consumatori?

Diciamo subito che il Black Friday è una tradizione nata e cresciuta in Usa: cade l’indomani del Thanksging Day (il Giorno del Ringraziamento o più semplicemente “il Ringraziamento”, festa di origine cristiana in segno di gratitudine verso Dio per il raccolto e per quanto ricevuto, osservata il quarto giovedì di novembre negli Stati Uniti d’America e in Canada il secondo lunedì di ottobre), data in cui i negozianti e gli stores americani propongono sconti speciali (fino all’80%) per incentivare lo shopping e dare il via alle vendite natalizie. Negli ultimi anni il giorno dello shopping per eccellenza si è diffuso anche in Europa. In Italia il 2019 è stato il Black Friday migliore di sempre. Secondo i dati raccolti da Awin ci sono stati 2 milioni di vendite, 24 al secondo nell’arco delle 24 ore della giornata.

Ma allora perché nero? Le spiegazioni non mancano, alcune verosimili altre di pura fantasia. Nelle seconde rientrano quella che si riferisce al colore dell’inchiostro usato dai contabili per registrare i profitti nella colonna dell’attivo (se fossero state perdite il colore sarebbe stato il rosso; ancora oggi che da mo’ abbiamo abbandonato i pennini per dichiarare i passivi diciamo “i conti in rosso”); quella legata al giorno della crocifissione di Cristo; quella che indicava il venerdì in cui cadevano gli esami studenteschi; quella che si riferisce al mercato degli schiavi neri. Più facile pensare che il “venerdì nero” stia a designare la prima volta di un giorno in vetta alla classifica di quelli in cui si spendeva di più.

Di fatto, il Black Friday è una tattica di marketing ideata nel 1924 dai grandi magazzini Macy’s, allora considerato il più grande magazzino del mondo: una festosa parata a New York city in cui Babbo Natale annunciava l’apertura dello shopping natalizio. Negli anni Sessanta la tradizione si è consolidata: ancora oggi la Macy’s Thanksgiving Day Parade, con i suoi carri allegorici e variopinti palloni aerostatici conserva il significato originale.

Nel 2014 Black Friday diventa “virale” grazie al brano Un-Break My Heart della cantante di colore Toni Braxton e al messaggio No Black Friday for Me postato su Instagram dal cestista dei Los Angeles Lakers JR Smith, a ricordare la giornata in cui, approssimandosi la stagione invernale, i mercanti di schiavi li rivendevano “scontati” ai proprietari delle piantagioni.

Una curiosità a proposito del numero: per gli anglosassoni il giorno sfigato è il venerdì 13, mentre per noi italiani e per altri popoli di origine greco-latina è il venerdì 17. Superstizione a tal punto radicata che non è raro trovare alberghi in cui la numerazione dei piani esclude quei due simboli di malaugurio.

Omnia vincit marketing.

 

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