VINCENT VAN GOGH A TRIESTE

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Fino a domenica 30 giugno 2024 il Museo Revoltella – Galleria d’Arte Moderna di Trieste ospita la mostra dedicata a Vincent Van Gogh.

La rassegna documenta l’intero percorso artistico del pittore olandese attraverso l’esposizione di oltre 50 capolavori. Lo fa partendo dall’appassionato rapporto con gli scuri paesaggi della giovinezza, per proseguire con i disegni e gli oli dedicati al tema dei tessitori, per poi giungere alle opere del suo soggiorno parigino, raffiguranti il paesaggio e momenti della vita sociale dell’artista ed infine agli ultimi dipinti di St. Remy e Auvers-Sur-Oise. Fu qui infatti che l’artista mise fine alla sua tormentata esistenza a soli 37 anni con un suicidio, dopo essere stato accompagnato in tutto il suo breve percorso di vita da molte tragedie che modellarono ancor più negativamente il suo carattere già difficile ed instabile, influenzando profondamente lo stile dell’artista.

La mostra sarà arricchita dai ritratti di Monsieur e Madame Ginoux (i proprietari del caffè di Arles frequentato da Van Gogh), realizzati nel 1890, conservati uno nel Kröller-Müller Museum – prestatore di quasi tutte le opere presenti in mostra – e il secondo alla Galleria Nazionale di Roma. Le due tele si ricongiungeranno, in occasione della mostra, dopo 134 anni.

L’artista realizzò il dipinto di Madame Ginoux durante il ricovero nell’ospedale di Saint-Rémy (in Provenza), basandosi sugli studi eseguiti dall’amico Paul Gauguin (pittore francese considerato tra i maggiori interpreti del post-impressionismo), durante le sedute di posa per rappresentare il locale dei coniugi.

A differenza della versione del 1888, in cui van Gogh aveva ritratto (in un’ora soltanto) la proprietaria del caffè, in questa tela il pittore dipinge a memoria i colori e modifica liberamente i disegni da cui prendeva spunto. Questa versione del dipinto si distingue dal ritratto eseguito due anni prima per l’espressione malinconica della donna, che sembra decisamente più anziana.

Nel maggio 1998 il dipinto venne rubato dalla Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma, insieme a Il giardiniere, dello stesso Van Gogh, e Il Cabanon de Jourdan di Paul Cézanne: i dipinti furono recuperati nel luglio successivo.

Infine, è avvincente riconoscere l’interesse dell’artista olandese per il Sol Levante, più precisamente per l’arte nipponica. Tale caratteristica emerge in particolare nel ritratto di Joseph-Michel Ginoux. Se messo a confronto con stampe raffiguranti attori del teatro tradizionale kabuki è infatti evidente l’influenza dei grandi maestri giapponesi.

La mostra, prodotta da Arthemisia, è promossa e organizzata dal Comune di Trieste – Assessorato alle politiche della cultura e del turismo.

https://museorevoltella.it/

 

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