Torino, città turistica e culturale: questo è il binomio con cui il capoluogo piemontese, da una generosa manciata d’anni, si è rifatta il look.
Nel fatidico 2015, data che sembra poter fare da spartiacque fra un “affannoso prima” e un “librante dopo”, non ci sono ombre di dubbio sul fatto che Torino giocherà la sua competizione turistica a colpi di proposte culturali. Lo si capisce soppesando il calibro del cartellone di mostre ed eventi messo in campo nei prossimi mesi. Un cartellone che, secondo le recenti stime del Comune, potrà essere proposto ad almeno 3 milioni di visitatori.
In città arriverà due volte Raffaello: il 19 marzo, alla Pinacoteca Agnelli, sarà esposta La Madonna del divino amore, mentre il 26 settembre, nella splendida cornice della Reggia di Venaria, aprirà una grande mostra dedicata al Maestro urbinate, organizzata in collaborazione con i Musei Vaticani. I capolavori di Raffaello saranno al centro dell’allestimento che dovrebbe esser coronato da opere di artisti considerati suoi maestri,come il Perugino, Luca Signorelli e il Pinturicchio.
Il 1° di aprile apre il sipario sul nuovo Museo Egizio, completamente rinnovato, con il raddoppio degli spazi espositivi e la presentazione di 8 mila reperti in totale. (Chi desiderasse un approfondimento, può leggere l’articolo di Elisabetta Fea qui su 5W Magazine).
Entro la prima metà di settembre sbarcherà nel capoluogo piemontese l’attesa mostra di Claude Monet, inizialmente prevista in aprile. “Abbiamo dovuto rivedere il calendario – sottolinea l’assessore comunale alla Cultura, Maurizio Braccialarghe – perché avremmo perso l’occasione di avere in prestito quattro opere imperdibili. Sarà una mostra eccezionale, la più grande sull’artista in Italia, che coprirà comunque almeno un mese e mezzo del periodo dell’Expo”.
L’allestimento, realizzato grazie alla collaudata partnership tra Comune di Torino e Musée d’Orsay (con le trascorse mostre di successo su Degas e Renoir), rappresenterà l’occasione per conoscere la vita e la storia artistica di uno dei padri dell’Impressionismo, attraverso una selezione di opere provenienti dal mitico museo parigino. L’esposizione andrà in scena alla GAM torinese, che sarà anche la location di un’importante rassegna d’arte contemporanea, che vedrà coinvolti parallelamente il Castello di Rivoli, la Fondazione Merz e la Fondazione Sandretto.
Inoltre, nel periodo dell’Expo la Galleria d’Arte Moderna presenterà una mostra dedicata ad Amedeo Modigliani che si annuncia di grande interesse. Un’evento di cui al momento si hanno pochi dettagli, ma che potrebbe partire dal bellissimo olio del 1915 “La ragazza rossa”, della collezione del museo, per accogliere dipinti provenienti dalla mostra ora al Palazzo Blu di Pisa, realizzata con il Centre Pompidou.
A fine anno Palazzo Madama sarà lo scrigno della rassegna “Dal classicismo all’Impressionismo. Ermitage e Louvre per tre secoli di pittura francese”, collezione dei pittori francesi provenienti dai due grandi musei sulla Neva e sulla Senna. La Residenza Sabauda di Piazza Castello presenterà, inoltre, dal 24 marzo la mostra “Fotografia neorealista in Italia” (organizzata con il Museo del Cinema) e dal 31 marzo “Time-table. Venti secoli di tavole imbandite”.
Torino dunque si propone al mondo del 2015 con un palinsesto di grande rispetto, anche se in realtà lo scivolamento della mostra di Monet ha determinato qualche sussulto al calendario da tempo programmato, causando un effetto domino sulle date e lo slittamento in avanti rispetto ai tempi dell’Expo.
Alle spalle di questa nuova e tanto attesa stagione culturale ci sono i numeri positivi dell’anno appena passato. Tra questi, l’alto numero di visitatori della Fondazione Torino Musei: 571.120 presenze, il 42% in più del 2013, con 45 mostre e 82 eventi organizzati.
Immagine: Palazzo Madama http://www.palazzomadamatorino.it/
Informazioni: http://www.turismotorino.org/