LOCALITÀ DEI GIOCHI OLIMPICI

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I Giochi olimpici di Tokyo 2020 sono ormai alle battute finali. Seppur svolte a porte chiuse, rimandate e riorganizzate causa pandemia, queste Olimpiadi hanno provato comunque a lanciare un messaggio volto a promuovere l’offerta turistica del Paese del Sol Levante. In particolare, la narrazione ha visto protagoniste le località che hanno ospitato le gare.

Fra queste Sapporo, la capitale dello Hokkaido (la seconda isola nipponica per estensione), sede dei match olimpici di calcio e delle gare di atletica leggera, grazie al suo clima fresco e ventilato. I 5 cerchi fecero già ingresso in questa città nel 1972, anno in cui ospitò l’undicesima edizione delle Olimpiadi invernali.

Sapporo è soprattutto nota per essere la sede del Festival della neve, è patria di ramen, manzo, frutti di mare freschi e, soprattutto, è famosa per la produzione di birra, alla quale la città ha dedicato un Museo. Questa città, fondata nel 1869, ha un piano urbanistico a griglia ed è ricca di aree verdi adibite a parco. Bellissimo il Giardino Botanico Universitario, che al suo interno conserva parte del bosco presente prima della nascita della città. Altrettanto interessante è il Museo dello Hokkaido, che ha anche una sezione dedicata agli Ainu, l’antico popolo che abitava l’arcipelago.

Altra protagonista dei Giochi Olimpici di Tokyo 2020 è Miyagi. Siamo in una delle 47 prefetture in cui è suddiviso il Giappone (viene compreso in tale computo anche la “metropoli” di Tokyo, le cui funzioni sono equiparabili a quelle delle prefetture).

La prefettura di Miyagi, situata nella parte settentrionale dell’isola di Honshū, fu gravemente colpita dallo tsunami del 2011; da allora molti luoghi sono stati ricostruiti, altri, nonostante tutto, hanno conservato la loro immutata bellezza. Uno di questi è sicuramente la Baia di Matsushima, 200 isolette calcaree ricoperte di pini, celebrata nel ‘600 dal poeta Matsuo Basho nel suo capolavoro Oku no Hosomichi.

La costa di Miyagi è considerata una delle zone più pescose al mondo: per assaggiare l’eccellente sushi locale ci si deve recare al porto di Shiogama ed entrare al mercato del pesce che supporta una parte consistente della richiesta di tonno di tutto il Paese. Questo è il luogo ideale per provare il Mio Donburi, una prelibata ciotola di riso guarnita con pesce fresco.

La prefettura di Miyagi è una destinazione ricca di attrattive, in particolare nella regione di Tohoku: tra le varie escursioni sono bellissime la visita alle Gole di Naruko, la salita al cratere spento del Monte Zao con una sosta all’onsen, la stazione termale situata ai suoi piedi e la gita a Kesennuma, un pittoresco villaggio di pescatori.

La capitale della Prefettura di Miyagi è Sendai, una città ariosa costruita nel 1600 da uno dei feudatari più potenti del Giappone. Affacciata sul mare e circondata da montagne, è molto famosa per le feste tradizionali.

 

Tra tutte le altre locations dei Giochi Olimpici, per ultima scegliamo la splendida Ibaraki. E’ una prefettura giapponese di quasi 3 milioni di abitanti, con capoluogo a Mito. Si trova nella regione di Kantō, sull’isola di Honshū.

Ibaraki è famosa per gli immensi campi di fiori di cui il favoloso Parco Costiero di Hitachi ne è un esempio. In questo posto da sogno da fine aprile a metà maggio, 4 milioni e mezzo di nemophila, trasformano la collina Miharashi in un oceano blu pallido con riflessi violacei. E in ogni altra stagione le colline del parco si vestono di un arcobaleno di colori, a seconda della fioritura.

Ibaraki non offre solo fiori. All’amante di trekking e outdoor si consiglia Okukuji, dove i sentieri escursionistici si sviluppano nei pressi di gole e cascate o il Monte Tsukuba, località presso la quale si trova anche la Città della Scienza che ospita l’agenzia spaziale giapponese.

Su Ibaraki veglia una delle tre statue di Buddha più grandi del mondo, l’Ushiku Daibutsu, eretta nella città di Ushiku.

Infine, davvero suggestivo è l’antico santuario di Oarai Isosaki-jinja, che si staglia sulla costa frastagliata che argina l’Oceano Pacifico mentre le onde si infrangono alla sua base. Il santuario celebra Omunamuchi-no-Mikoto e Sukunabikona-no-Mikoto, due divinità che si dice abbiano creato il Giappone. Una caratteristica originale dell’Oarai Isosaki-jinja è che presenta statue di rane a guardia delle porte. Si dice che questa simbologia si possa attribuire all’omofonia, nella lingua giapponese  tra la parola “rana” e la parola che significa “ritornare a casa”.

ph ©JNTO 

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