VALLETTA D’INVERNO

319

Underground Valletta è il nuovo sito culturale gestito da Heritage Malta, l’agenzia nazionale dell’arcipelago che si occupa della tutela del patrimonio culturale locale.

Si tratta di ambienti sotterranei, aperti al pubblico lo scorso novembre a Valletta, che rappresentano un corpus di cunicoli risalenti all’epoca in cui la capitale maltese fu fondata sul Monte Sciberras dai Cavalieri Ospitalieri dell’Ordine di San Giovanni, dopo che sconfissero gli Ottomani nel 1565.

Originariamente questi spazi nacquero al fine di assicurare al territorio pozzi e cisterne di stoccaggio. In realtà i Cavalieri utilizzavano la costruzione sotterranea di Valletta per scopi militari e anche come deposito del grano, ma i tunnel erano davvero essenziali per accumulare riserve d’acqua e poterla drenare, sia che la città fosse sotto assedio (come durante la campagna del Mediterraneo condotta da Napoleone), che in tempo di pace.

Molto tempo dopo, durante la Seconda Guerra Mondiale, a Valletta si sviluppò ulteriormente il dedalo di gallerie sottostanti,  che fu utilizzato dai maltesi come rifugio durante i raid aerei (Malta fu bombardata con oltre 17.000 tonnellate di esplosivo).

L’ingresso a Underground Valletta è in St John Square, a destra della Concattedrale di San Giovanni. I tour guidati (se attivati, in osservazione delle normative per fronteggiare l’emergenza COVID-19) durano 40 minuti e sono disponibili 3 volte alla settimana. Il costo del biglietto è di € 15 ed è acquistabile sul sito di Heritage Malta.

La nuova esperienza da vivere nei sotterranei offre un’ulteriore opportunità di conoscere Valletta, che ricordiamo vanta il riconoscimento di Patrimonio UNESCO.

A differenza di molte capitali europee, che conservano un centro storico intorno al quale -nel tempo-  si sono sviluppati quartieri più moderni, Valletta può considerarsi per intero un centro storico. Numerosissimi i tesori e il patrimonio culturale lasciati dai Cavalieri di San Giovanni. I Cavalieri governarono Malta per la maggior parte del XVI, XVII e XVIII secolo e, poiché appartenevano quasi sempre alle più ricche famiglie cattoliche d’Europa, hanno lasciato un patrimonio di palazzi, fortezze, bastioni e chiese di grande bellezza e ricchezza.

E poi c’è il clima. Nella stagione più fredda il sole crea sulle isole maltesi un’incantevole atmosfera di luce e tepore.

Le temperature mediterranee sono assai gradevoli in inverno e permettono di pranzare anche all’aperto.  Un po’ ovunque si può gustare il patrimonio gastronomico locale, ma Marsaxlokk è una tappa obbligata, anche d’inverno, per godersi ottimo pesce fresco. Il caratteristico villaggio di pescatori si affaccia su un pittoresco porticciolo dove sono attraccate decine di coloratissimi luzzu, i pescherecci maltesi famosi per i toni brillanti e per l’occhio di Osiride dipinto a prua.

Articolo precedenteLA RESISTENZA NELL’ALTA MAREMMA
Articolo successivoBLUE MONDAY