L’ULTIMA CAREZZA

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In Italia le persone che vivono con un amico a quattro zampe sono in costante aumento. I benefici della pet therapy e del vivere con un animale sono ormai riconosciuti dalla scienza, in quanto garantiscono il miglioramento del benessere psicofisico. Poco riconosciuta è, invece ancora la sofferenza causata da una loro eventuale dipartita. Si tende, infatti, ancora a sottovalutare la sofferenza e l’importanza che il lutto per il proprio animale rappresenta per chi lo subisce. Ciononostante le agenzie che offrono servizi funebri per animali domestici sono in aumento nonché i momenti di riflessione e la pubblicazione di libri come quello di Barbara Alessio e Franco Fassola, recentemente pubblicato da Om Edizioni.

Si intitola “L’ultima carezza” e, tra le altre cose, cerca di esplorare quale potrebbe essere il miglior modo per ricordare il proprio amico a quattro zampe scomparso. Era notizia di un po’ di tempo fa che un signore statunitense, proprietario di un cane di nome Clyde avesse portato, in suo ricordo, un cesto pieno di palline da tennis in un’area dedicata appunto ai cani in un parco pubblico. Ciò che più rimane, infatti, è il ricordo dei bei momenti passati insieme. E’ importante dunque che le città offrano occasioni e servizi per gli animali domestici come ad esempio parchi pet friendly.

Importante sarebbe anche avere una ritualità funebre, che aiuti a elaborare e superare il momento del lutto così come avviene per gli umani. Si tratta infatti di un dolore profondo che, come recita la quarta di copertina “spesso inizia con una diagnosi infausta e che comporta spesso il momento terribile in cui si deve decidere l’eutanasia. Una circostanza straziante in cui ci si può sentire soli e disperati. In cui anche gli animali soffrono un dolore emotivo di cui poco si conosce e molto si tace. Nonostante la loro diffusione nelle nostre case, lo strazio per la loro perdita è ancora un tabù, socialmente poco riconosciuto e poco studiato, ancora oggetto di derisione”. Spesso capita di sentir ancora dire “ma era solamente un animale …”. Si tratta invece di un lutto speciale, di cui nessuno sa occuparsi. Le domande che si affollano in questi momenti sono molte. Perché stiamo così male? Come può il Medico Veterinario accompagnare al meglio l’animale e la famiglia in quel momento? E quando decidere per l’eutanasia? È meglio a casa o in ambulatorio? Che cosa sono le cure palliative? Quando è meglio prendere un nuovo animale? Grazie a molti contributi scientifici e ad una pratica clinica ventennale nell’ambito della medicina veterinaria e della psicoterapia Barbara Alessio e Franco Fassola hanno cercato di rispondere a queste e altre domande, che nessuno sa a chi rivolgere.

 

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