LA “PERLA DEL MONFERRATO” OSPITA LA RASSEGNA DEI PRESEPI

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La città di Acqui Terme, non ha mai dimenticato la caratterizzazione di Perla del Monferrato, come la classificarono le cronache durante gli anni del boom economico, e anche oggi per l’anno in corso, noblesse oblige, rinnova come’è ormai consuetudine la tradizionale esposizione internazionale dei presepi.

La rassegna, nata nel 1989 e organizzata dalla instancabile Pro Loco locale, è diventata un appuntamento immancabile per gli appassionati cultori di una delle più antiche rappresentazioni universali della natività.

I visitatori arrivano nella città termale da tutte le regioni d’Italia e dalle nazioni vicine,  sono molti infatti gli stranieri che registrano la loro presenza visitando la tradizionale ed importante esposizione dei presepi e che con l’occasione colgono la possibilità di conoscere ed apprezzare anche la ricca enoteca regionale e la vicina edicola della Bollente testimone dei fasti termali d’epoca romana.

Il 2025 registra la 36ª edizione dei presepi ed il percorso che si snoda al Movicentro di Via Alessandria, espone circa 200 presepi provenienti da ogni parte del mondo.

Variegati i materiali e le realizzazioni, alcuni sono di vetro, altri di terracotta, ci sono pure di ferro battuto ed infine fanno bella mostra di sé quelli di ceramica e quelli in movimento che riscuotono non solo le attenzioni e le simpatie dei più piccoli  ma anche degli appassionati cultori degli automatismi meccanici.

Così si vedono fabbri al lavoro, maniscalchi, calzolai, contadini, lavandaie, fornai e tutti i lavori tipici delle borgate contadine.

Anche quest’anno una sezione importante della rassegna è dedicata alle scuole, in particolare il concorso “Mini Presepi” è dedicato ai bambini delle materne nonché agli alunni delle scuole elementari e medie.

Il Natale, ben rappresentato dagli addobbi degli alberi e dalle mille luci colorate che iniziano a vedersi e a far bella mostra lungo le vie delle città e delle case private, trova qui in un presepe dopo l’altro, la cultura internazionale del racconto della nascita di Gesù e la massima espressione rappresentata dalla natività.

Le origini si fanno risalire a San Francesco d’Assisi il quale, dal ritorno di un viaggio in Terra Santa, aveva desiderato mettere in evidenza, anche nelle sue contrade italiane, la nascita del redentore, organizzando in un ambiente umile e povero, com’era quello in cui era nato il Signore, una natività con due persone vere rappresentanti Maria e Giuseppe, una statua per il bambino e altrettanto veri un bue e un asinello.

La storia indica nell’anno 1223 e nella località di Greccio in provincia di Rieti, la prima rappresentazione di San Francesco del praesaepe, parola latina che ha dato poi il nome al presepio universalmente riconosciuto.

Il praesaepe significa recinto o meglio ancora mangiatoia, ambiente consueto e umile che ha diffuso, dapprima nelle chiese e nei conventi la natività del Signore e poi attraverso i secoli in tutta la parte cristiana del mondo e non solo, diventando un elemento esclusivo di connotazione e di centralità del Natale.

Acqui Terme rinnova l’attenzione su una delle più conosciute storie della nascita di Gesù  e sancisce anche che la rappresentazione è nata in Italia per poi diffondersi in tutto il mondo.

Anche per questo Acqui Terme merita l’attenzione per ciò che espone sia riguardo i presepi istituzionali ma pure per i presepi dei privati, vere opere d’arte curate nei minimi particolari, spaccati di una vita contadina ancora viva nella memoria di molti a testimonianze di una cultura popolare senza tempo, ricca di secoli di tradizione non solo religiosa.

La rassegna è visibile dal 21 dicembre al 6 gennaio: feriali 15,30 – 18,30 sabato compreso,  festivi 15,00 – 19,00. Natale 17,00 – 21,00.

Per info comune di Acqui Terme.

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