CIRQUE DU SOLEIL SI ESIBISCE ALL’EXPO

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Expo: a sette mesi dall’inaugurazione, il profilo dell’evento internazionale si definisce ulteriormente. Due le notizie, questa volta, una positiva, l’altra un po’ meno. Cominciamo dalla prima: parlerà italiano il Cirque du Soleil, la compagine canadese che dal 6 maggio al 23 agosto si esibirà con le sue fantastiche acrobazie nell’Open Air Theatre del sito espositivo con uno spettacolo appositamente realizzato sul tema dell’Expo, e a cui prenderanno parte almeno 20 artisti italiani, clown acrobati e danzatori “aerei”, sui circa 65 del gruppo, ai quali si aggiungeranno buona parte dei tecnici (truccatori, sarte, addetti alla produzione eccetera) necessari alla realizzazione dello spettacolo. Una buona notizia dunque per chi vorrà assistere alla rappresentazione giornaliera del Cirque du Soleil (l’unico spettacolo a pagamento all’interno dell’Esposizione, biglietti fra 25 e 30 euro, meno di quanto solitamente costa assistere alle performance della compagni d’oltreoceano); e una buona notizia, ovviamente, anche per l’economia dell’indotto. Per la verità ci fu chi qualche mese addietro – per esempio l’etoile della Scala Roberto Bolle – si lamentò per la scelta di una compagnia straniera in luogo di uno spettacolo interamente italiano. A quelle critiche risponde oggi il commissario unico di Expo Sala, ricordando che Expo è un evento internazionale, e che la soluzione scelta del Cirque du Soleil costituisce una forte attrattiva per tutti i visitatori di Expo, italiani e stranieri, l’afflusso di quest’ultimi calcolato in circa cinque milioni.

Giacché parliamo di estero, riportiamo pure la seconda notizia, quella meno buona, cui accennavamo in apertura: accogliendo il referendum della Lega dei Ticinesi, il Canton Ticino dice no all’Expo con fondi pubblici. Il 54,51% dei votanti infatti ha accolto il referendum contro il credito di 3,5 milioni di franchi già approvato dal Gran Consiglio per partecipare all’esposizione universale Milano Expo 2015. Secondo gli osservatori elvetici, il risultato del referendum prende spunto dai vari contenziosi che attualmente dividono l’Italia dalla Svizzera, non ultimo il mancato accordo sui negoziati fiscali e la contesa sui frontalieri. In ogni caso la Svizzera sarà uno dei 147 Paesi che hanno confermato la loro presenza: la Confederazione, la cui presenza non è in discussione, vi parteciperà anche con altri Cantoni.

 

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