ALL’OMBRA DELLA MADONNINA

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Andrà a Pero, sobborgo di Milano sede dell’Expo 2015, una copia a grandezza naturale della Madonnina che dal 1774 svetta sulla guglia più alta  del Duomo di Milano. Pronta ad accogliere e proteggere i visitatori dell’Esposizione universale.

Expo 2015 ha ricevuto la richiesta da parte di mons. Borgonovo, presidente della Veneranda Fabbrica del Duomo di Milano, per una valutazione congiunta della possibilità di collocare la copia della Madonnina all’interno dell’Esposizione Universale « per poter donare a tutti i cittadini e visitatori, credenti e non, l’emozione di poter accostare un segno così importante della città, simbolo di Milano nel mondo, da un punto di vista unico. Quest’unità – commenta il Presidente della Fabbrica – si potrebbe trovare proprio nell’ambito di Expo, che rappresenta tutte le istituzioni, sia a livello nazionale, sia a livello locale, della città di cui la Madonnina è il simbolo e, non a caso, l’installazione prevedrà un racconto della città e di questa straordinaria storia di popolo”. A questa richiesta, Expo 2015 ha dato da subito la più ampia disponibilità a individuare la migliore soluzione possibile, tacitando in modo esemplare le pretestuose polemiche sorte tra Comune Soprintendenza Fabbrica politici e associazioni varie circa l’incongruità della sua primitiva destinazione: Piazza Reale di fianco al Duomo “per non turbarne l’equilibrio estetico”.

La Madonnina è una statua di Giuseppe Perego in rame dorato, raffigurante la Madonna Assunta e posta nel 1774 sulla guglia maggiore del duomo di Milano. Dal momento della sua posa da allora è diventata il simbolo della città, al di là del fatto religioso; frasi come «all’ombra della Madonnina» per l’appunto indicano ‘per antonomasia’ la città di Milano.

La tradizione vuole che nessun edificio di Milano possa essere più alto della Madonnina. Una legge, resa ufficiale negli anni trenta, impedì alla Torre Branca di Gio Ponti e alla Torre Velasca di superare i fatidici 108,5 metri per rispetto della Madonnina. In realtà, dietro i sentimenti religiosi si celavano principalmente problemi strutturali: pochi metri sotto la superficie della città c’è una falda freatica, la quale esercita una forte pressione sugli strati rocciosi del sottosuolo. Una costruzione più alta e più pesante del Duomo, pertanto, avrebbe potuto rivelarsi instabile. Il Pirellone, dove aveva sede la Regione Lombardia, misura 127 metri ed è perciò più alto della Madonnina. Per rispettare la tradizione è stata realizzata una copia della Madonnina, che è stata posta sulla sommità del grattacielo. Nel 2010 la copia è stata spostata, posandola sulla sommità del Palazzo Lombardia, sede della Regione Lombardia, a 161 metri d’altezza.

Nel suo interessante Storia segreta di Milano Paolo Sciortino ci dà un’altra notizia nota a pochi: la Madonnina del Duomo di Milano, per altro simbolo di pace universalmente riconosciuto, è l’unica effige “armata” esistente della Vergine; essa infatti impugna un’alabarda, arma da guerra medievale, lungo la cui asta si alza oggi – nelle feste civili –  il Tricolore: espressione del potere civico, sostiene l’Autore, questa Madonna aveva il compito di proteggere gli abitanti della città e intimorire da lontano avversari e nemici.

Una protezione che oggi le si invoca sulla Esposizione Universale meneghina e le sue genti. Per realizzare un Expo, come si dice a Milano, … della madonna.

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