UNA CHIOCCIOLA… INARRESTABILE

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chiocciola

Tutti oggi sappiamo che cosa rappresenta il simbolo @. Ma pochi ne conoscono davvero la sua interessante storia. Che parte da molto lontano. La @ nasce come unione stilizzata delle lettere “a” e “d” minuscole formanti l’inizio e la fine della parola latina apud, presso, abbreviato ad. Già in uso nel VII secolo d.C. da Greci e Romani (corrispondente a una ventina di litri), la @ era un segno grafico che ancora presso i mercanti veneziani e toscani rappresentava l’anfora, al quel tempo utilizzata come misura di peso e capacità. L’@ è un simbolo ancora in uso presso spagnoli e portoghesi (arroba = 12 o 15 kg.)

Quella che noi chiamiamo vezzosamente “chiocciolina” (chiocciola è per pochi austeri), i francesi la chiamano arobas o arrobe (viene dall’arabo ar-roub che significa un quarto; la si trova già in un documento commerciale del 1536). I tedeschi la chiamano” Klammeraffe” (scimmia ragno); i greci moderni Papaki (piccolo papero); in ebraico è conosciuta come “shtrudl” o strudel, in ungherese: Kukac (pron: kukats = vermicello) e in russo: cane. I popoli anglofoni modificarono il suo significato originale da ad a at  e questo è il fonema corrente con cui, in tutto il mondo (cioè chiunque usi l’e-mail se utilizza la lingua franca, l’inglese) la conosce.

 

Viene da lontano

Da tempo tecnica e tecnologia utilizzano il simbolo @. Esso era già presente nella macchina per scrivere Lambert del 1902 prodotta dalla Lambert Typewriter Company di New York; nella IBM Selectric del 1961 e serviva ad abbreviare la frase commerciale “at a price of = al prezzo di”. Nel 1963 venne inclusa nel set originale dei caratteri ASCII dei primi computer.

L’ingegnere informatico americano Ray Tomlinson, ci informa Wikipedia, nel 1971 inventò la posta elettronica elaborando un programma che permetteva a tutti coloro che frequentavano le università americane collegate tra loro tramite la rete Arpanet di potersi scambiare messaggi scritti. Lo stesso Tomlinson, nel 1972, usò il simbolo @ come separazione tra il nome del destinatario e il server che faceva le funzioni di cassetta della posta. Ma questo logogramma è nato ben prima dell’esplosione dell’Information technology. Gli esempi che seguono dimostrano che “nihil novi sub sole”.

 

Simbolo contabile

@ viene usato per indicare il cambio di una moneta in un’operazione con valuta estera. È probabile che in questo caso il simbolo derivi dall’abbreviazione delle parole “al Cambio di” contratte in “aC” e successivamente in “@”. Ad esempio “US$ 1000 @ 1,314” significa che si trattano 1000 US$ al cambio di 1,314 €.

Sempre in contabilità, è stata utilizzato per comporre gli articoli di partita doppia nel libro giornale dove, con questo metodo, l’articolo si scrive su un’unica riga ed è composto da conti (uno o più) di dare, separati dal simbolo @ da conti (uno o più) di avere. Per capirci: un versamento di contanti in conto corrente è contabilizzato nel libro giornale con il seguente articolo di partita doppia: Banca c/c @ Cassa. Come dire: conto di Dare (banca) al conto di Avere (cassa).

 

 Nell’arte

Il simbolo @ si è guadagnato un posto (imperituro, verrebbe da dire) nella storia dell’arte. Era il marzo del 2010 quando Paola Antonelli, senior curator del dipartimento di Architettura e Design del MoMa di New York ci informava che la nostra at entrava nella collezione perché “non è soltanto uno strumento utilizzato in informatica, ma è un mezzo di comunicazione e una forma della nostra identità”. Lung@ vita.

 

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