ESERGO

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Lo ammettiamo: pochissimi sanno che cos’è. Parliamo di italiani normalmente scolarizzati che pur ignorandone il significato vivono tranquillamente. Tuttavia un brivido ci assale se leggiamo alcuni dati ricavati dal rapporto SDGs 2019 (Sustainible development goals, che fa il punto sui programmi di avvicinamento ai 17 obiettivi di sviluppo sostenibile stabiliti per il 2030 dall’Onu), dati dell’Istat sullo stato dell’istruzione del nostro Paese.

Per quanto concerne la formazione, secondo il nostro Istituto nazionale di statistica gli studenti di Terza media per il 34,4 per cento «non raggiungono un livello sufficiente di competenza alfabetica» cioè non sono capaci di parlare correttamente, e il 40,1 per cento «non raggiunge un livello sufficiente di competenza numerica» (ossia non sanno calcolare). Ma c’è di peggio: il numero degli incapaci di fare di conto addirittura aumenta al secondo anno delle scuole superiori: 41,6%. Eppure il 99,5% di quegli studenti nell’anno scolastico 2017/18 ha regolarmente superato l’esame di terza media. Difficile, credo, negare che qualche cosa nella scuola che fa avanzare l’incompetenza non abbia radici – anche, non solo – in un “sistema” che, nei fatti, agevola i somari.

Lasciando da parte qui ricerca di colpevolezze e spiegazioni sociologiche, credo non si possa negare che, stando così le cose e con questo tipo di preparazione da “classe degli asini”, difficilmente gli studenti medi (e mediocri) di questi anni potranno da adulti capire di politica, di società, di economia, di mercato, di educazione e via elencando; mancherà loro il patrimonio culturale di quella classe di italiani “mediamente” preparati che li hanno preceduti, artefici della loro qualità di vita.

Che mestizia.

P.s.: Casomai incuriosisse, esergo ha due significati: 1. spazio in una moneta o medaglia dove è segnata la data; 2. citazione o motto all’inizio di un capitolo o un libro.

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