VACANZE ESTIVE NEL SEGNO DELL’OPEN AIR

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Secondo l’indagine realizzata da Enit (Agenzia Nazionale del Turismo) e Human Company, gruppo leader in Italia nell’ospitalità open air in collaborazione con Istituto Piepoli, le vacanze 2021 degli Italiani saranno nel segno dell’outdoor. Basta dire che un Italiano su due ha programmato una vacanza e fra questi un quarto prevede di godersi l’agognato stacco estivo stando prevalentemente all’aria aperta.

Già nello scenario drammatico del 2020, il comparto del turismo all’aria aperta ha dimostrato una buona tenuta (nonostante i dati in calo), sostenuta anche dalle sue caratteristiche peculiari: la flessibilità delle soluzioni, la sostenibilità della spesa, il contatto con la natura e la sicurezza.  A fare almeno una vacanza open air lo scorso anno è stato il 23% degli Italiani, con una preferenza per i soggiorni brevi, in linea con l’andamento generale su tutti i segmenti turistici che ha visto un dimezzamento sia dei viaggi short (massimo due notti) che di quelli lunghi (tre notti e oltre).

A scegliere questa soluzione di vacanza sono stati in particolare i giovani: stando al report, infatti, il target nell’outdoor che ha meno risentito dell’effetto pandemia è il segmento 15-34 anni, che nell’ultimo anno ha registrato solo una lieve flessione del -4%. Per contro si è dimezzata la quota del target 35-64 anni, mentre gli over 64 anni sono scesi dell’80% rispetto ai dati pre-Covid.

Ma ora veniamo alle previsioni per le imminenti vacanze estive.

Secondo le stime dell’indagine per il 2021 più di un Italiano su due ha programmato una vacanza che mediamente durerà anche oltre la settimana. Di questi, un quarto sceglie una struttura outdoor: villaggio e agriturismo in testa, seguiti da camping e rifugio montano. Il 65% di chi pianifica outdoor sceglierà una destinazione di mare, il 20% la montagna, il 16% città e località d’arte.

Dovendo disegnare Il profilo del viaggiatore outdoor dell’estate 2021 si va a ricalcare quello dello scorso anno, con una decisa presenza di giovani (21%) e scarsa di over 64 (3%). Del totale dei turisti propensi alle strutture outdoor, oltre l’80% sceglierà una struttura in Italia, con la Sicilia in testa (16%), seguita da Sardegna (14%) e Liguria (12%).
Interessante è il dato sul periodo: se agosto si conferma il mese top (per il 48% degli Italiani e per il 54% dei turisti outdoor), settembre registra una quota considerevole, specialmente tra i propensi all’outdoor (28%).

Infine l’effetto Covid posiziona  il rispetto delle norme igieniche preventive del contagio (26%) al secondo posto tra i fattori di scelta, subito dopo la convenienza (29%), evidenziando la sensibilità al tema pandemico dei viaggiatori amanti delle strutture outdoor.

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