DOULE FANTASTICHE (DOVE TROVARLE) E ALTRE INFO

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Non tutte le donne sanno che per avere supporto e incoraggiamenti nel periodo della gravidanza e del rientro dall’ospedale, si può ricorrere a una doula, una figura professionale che all’estero è riconosciuta e apprezzata da tempo e che può aiutare anche dopo il concepimento, soprattutto se in casa ci sono altri figli.

La doula si occupa del sostegno concreto, affettivo e relazionale della donna e della sua famiglia nel periodo della gravidanza e anche fino al primo anno di vita del bambino (soprattutto se in casa ci sono altri figli da gestire), accompagnando i genitori nella continuità dell’evento. Offre presenza e vicinanza a domicilio e non, nel pieno rispetto delle scelte delle persone che scelgono di avvalersene. Offre ascolto, supporto, aiuto nella quotidianità e orientamento non direttivo.

Ci sono diverse associazioni, con relativi siti che trattano in modo approfondito l’argomento. “Trova la tua Doula” ne è un esempio. Si tratta di un servizio offerto dall’Associazione Professionale Mondo Doula. Basta andare sul suo sito – www.mondo-doula.it – dove si può consultare anche la sezione eventi con incontri informativi o d’accompagnamento alla nascita.

Un altro sito che si può consultare è www.doula.it, con molti approfondimenti, testimonianze e consigli.

L’esperienza del parto d’altronde dovrebbe essere tra le più significative nella vita di una donna, anche se a volte accompagnata da timori o preoccupazioni come l’idea del dolore fisico. Utilizzare i metodi tradizionali come l’epidurale può essere una soluzione ma può comportare il rischio di effetti collaterali che possono dilatare i tempi del parto o, in certi casi, nuocere alla salute del bambino.

Oggi ci sono centri che adottano lo yoga per prepararsi al parto e altre tecniche che aiutano a rilassarsi ma anche l’ipnosi, che viene ormai ampiamente praticata anche in molti ospedali pubblici. E’ scientificamente provato che le donne addestrate all’utilizzo dell’autoipnosi, provano meno dolore e abbreviano i tempi del travaglio.

Fondamentali invece per supportare le neomamme sono i Baby Parking, soprattutto quando accolgono bimbi in tenera età, con flessibilità d’orario. Ne esistono di quelli che ammettono neonati a partire dai tre mesi e che non richiedono una frequenza costante ma, previa iscrizione e un minimo di ambientamento, possono accogliere i bimbi anche saltuariamente e all’occorrenza. Oltre a quelli privati, esistono strutture comunali, basta cercare sulle pagine online del proprio comune di appartenenza.

Ultimamente anche alcuni musei e teatri offrono alle mamme un servizio di nursery (il Museo Egizio di Torino ad esempio mette a disposizione il suo spazio Zero-Sei con personale formato proprio per intrattenere bimbi anche molto piccoli) nonché i Mama o Baby cafè, spazi di nuova concezione, dove le mamme possono andare a rilassarsi e coccolarsi con un caffè, un te verde o altre bevande salutari, per confrontarsi tra loro e fare quattro chiacchiere.

I Baby Café sono nati negli ospedali del Regno Unito, dove inizialmente erano stati creati degli spazi di incontro per madri in allattamento affinché potessero condividere le proprie esperienze, ma ora si stanno replicando anche in altri luoghi, meno formali, e anche in altri paesi.

Cominciano anche da noi ad avere qualche successo, nonostante siano ancora assai pochi e per lo più, all’interno di associazioni. In questi luoghi le neo genitrici possono confrontarsi su tantissimi aspetti dell’essere madre come ad esempio, gestire la propria stanchezza fisica e i conflitti specifici di ogni tappa della crescita del figlio ma soprattutto le paure più comuni: da quella di poter fallire come genitore a quella di non sentirsi in grado di conciliare la maternità e il lavoro.

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