LA FUCINA DEL RAME DI RONCO CANAVESE

346

A volte i territori celano dei piccoli mondi ricchi di Storia che rischiano di uscire anche dagli orizzonti delle nuove generazioni. Un esempio: nel territorio del Parco Nazionale Gran Paradiso, in Valle Soana, sul lato sinistro dell’omonimo torrente, in corrispondenza di una profonda gola rocciosa, in borgata Castellaro, sorge un’antica fucina da rame risalente al 1675.

Il complesso, costituito da una fucina più grande per la lavorazione del rame, ed una più piccola, destinata invece alla trasformazione di ferro e carbonile, rimase in funzione fino al 1952 per essere poi donata dal suo ultimo proprietario al comune di Ronco Canavese.

La gestione passò poi al Parco Nazionale Gran Paradiso, che trasformò il sito in un laboratorio di visita esperienziale, entrando così a far parte del complesso degli Ecomusei della Provincia di Torino. Divenne così possibile ripercorrere le antiche fasi della lavorazione del rame, attività di estrema importanza per la zona.

La lavorazione del rame nelle Valli Orco e Soana è testimoniata fin dall’epoca medioevale. Dalle miniere presenti in zona, il rame veniva estratto, raffinato, fuso e lavorato con prime battiture al maglio (grosso martello a due teste). Ogni oggetto era poi rifinito, stagnato e commercializzato. Le attività legate al rame hanno lasciato segni precisi sul paesaggio, con le miniere e i loro sentieri d’accesso, le derivazioni d’acqua, le fucine, e con le botteghe artigiane e i mestieri itineranti dei magnin e degli stagnini.

La fucina oggi risulta fondamentale per approfondire la conoscenza della cultura valsoanina, di un territorio -questo- che per secoli è stato legato ad un’importante attività metallurgica e all’esportazione, non solo di prodotti finiti, ma di conoscenza e tecnologia custodite dagli abilissimi artigiani del posto: i cosiddetti “ruga” e “magnin”. Non a caso, proprio in questi territori vennero ricercati i primi “battilastra” addetti alle carrozzerie della nascente industria automobilistica torinese.

La fucina, che negli ultimi anni è stata sottoposta a nuovi e importanti lavori di ristrutturazione, verrà riaperta sabato 24 giugno, alle ore 11.  Si potrà raggiungere la Fucina anche a piedi, con una passeggiata culturale in partenza dal centro visitatori di Ronco con ritrovo alle 9.30, guidata dagli accompagnatori dell’Associazione Lo Cher in Valle Soana.

Già in programma per l’estate 2023 ulteriori giornate di apertura, con visite accompagnate dalle Guide del Parco previste l’8 e 29 luglio, il 13 e 19 agosto e il 9 settembre. Per informazioni e prenotazioni: cvronco@pngp.it 0124.817377

info: www.pngp.it

 

Articolo precedenteFOTOGRAFIA DEL TURISMO ENOGASTRONOMICO ITALIANO 2023
Articolo successivoITINERARIO IN FUNIVIA INTORNO AL CERVINO