TORINO SETTECENTESCA IN MOSTRA A CHAMBERY

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Locandina Roi et mecenes

Il Musée des Beaux-Arts di Chambéry ospita dal 3 aprile al 24 agosto la mostra Rois et mécènes. La cour de Savoie et les formes du rococo. Turin 1730 – 1750. L’esposizione nasce dalla collaborazione tra i musei di Chambéry e di Torino, le due capitali dell’antico Ducato sabaudo, gemellate dal 1957 e unite da costanti rapporti di scambio.

Il percorso espositivo illustra le vicende della produzione artistica piemontese nel periodo in cui l’incontro tra un ambizioso sovrano come Vittorio Amedeo II e un geniale architetto come Filippo Juvarra proietta la cultura del regno sabaudo nell’orizzonte della modernità europea. Il profilo di Torino, la nuova capitale voluta nel 1563 da Emanuele Filiberto, viene così ad incastonarsi nella capitale antica, Chambéry, per tutto il medioevo cuore pulsante del ducato e sempre considerata, con i suoi territori, il vero nid d’aigle della dinastia. È proprio a Chambéry che Vittorio Amedeo II si ritira nel 1730 dopo l’abdicazione a favore del figlio Carlo Emanuele III, e il progetto di Juvarra per l’altare della Sainte-Chapelle sta a dimostrare la persistenza di questo legame. Gli artisti viaggiano, si spostano di corte in corte, portano con loro le innovazioni e diffondono il gusto rococò: le loro opere si trovano oggi a Palazzo Madama, ma anche, per alcuni di loro, al Museo di Chambéry.

L’esposizione è stata curata da Enrica Pagella e Clelia Arnaldi di Balme (rispettivamente Direttore e conservatore del cisalpino Palazzo Madama) e realizzata da Caroline Bongard, direttore dei musei di Chambery.

informazioni: http://musees.chambery.fr/1513-exposition-temporaire.htm

 

 

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