#SAPEVATELO… LIQUIDO

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Liquido

Banalmente: ciò che non è né solido né aeriforme, se sostantivo. Ultimamente, però, l’aggettivo liquido ha esordito nella lingua italiana assumendo altri significati che vanno ad aggiungersi al sinonimo di denaro contante (liquidità) o anche di credito a breve scadenza; la sola prima pagina di Google porta riferimenti a pensiero(i) liquido, turismo liquido, retail liquido, (ovviamente) mercato liquido e dunque marketing liquido. In politichese, liquido ha «significato specifico di ‘non strutturato, decentrato, diffuso e organizzato sul territorio’» (Treccani). Per dire quanto ampia può essere la applicazione di questa parola che, anticamente, in fonetica, riguardava le consonanti liquide l, r, m, n. Oggigiorno, “liquido” è ormai usato comunemente un po’ per tutto. Liquide son dette persino le relazioni personali quando diventano impersonali, pluripersonali, alterne, “fluide”; cioè, al contrario del diamante che è per sempre, destinate a durare poco, come sembrerebbe andare di moda oggi. Nel mondo occidentale, per lo meno.

Labile
Con riferimento a quanto detto sopra, anche “labile” comporta un che di indeterminatezza. Derivato dal latino labilis (scivoloso), da labi (cadere), “labile” vuol dire non stabile. Da qui derivano i numerosi altri significati che compaiono sotto questa voce nei dizionari.
Evanescente
Aggettivo derivato dal latino evanescĕnte(m), participio presente. di evanescĕre “svanire”.
Nella lingua quotidiana ha due significati: che tende a svanire, vago: forma, suono, ricordo evanescente; tenue, sfumato: colore, luce evanescente, diafano, etereo: bellezza evanescente; e anche: privo di consistenza, senza fondamento.

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