ALBA DE CÉSPEDES E IL CINEMA

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L’Archivio Nazionale Cinema Impresa presenta a Torino e a Ivrea la rassegna cinematografica dedicata ad Alba De Céspedes, nell’ambito del progetto integrato del Polo del ‘900 “Donne, genere, generazioni: il lavoro, i diritti e i linguaggi, coordinato dalla Fondazione Istituto piemontese Antonio Gramsci, la Fondazione Vera Nocentini e l’Istituto di studi storici Gaetano Salvemini.

Dopo il primo appuntamento del 23 settembre con il film di Alessandro Blasetti Nessuno Torna indietro al Polo del ‘900 di Torino, la rassegna continua a Ivrea, in collaborazione con Cineclub e Cinema Boaro, con la proiezione di Gli ultimi dieci minutiCento anni d’amore, di Lionello De Felice del  1954, Le amiche, di Michelangelo Antonioni del 1955, e il 29 ottobre 2020 con La bambolona di Franco Giraldi, del 1968. I film saranno presentati dalla regista Chiara Cremaschi, dalla ispanista e saggista Alessandra Riccio e dalla storica del cinema Lucia Cardone.

Tutti i film saranno introdotti da un cortometraggio conservato nell’Archivio di Ivrea.

Alba Carla Lauritai de Céspedes y Bertini è stata scrittrice, poetessa, drammaturga, radiocronista, giornalista e sceneggiatrice. Figlia dell’ambasciatore cubano in Italia, nacque l’11 marzo 1911 a Roma, ma considerò sempre la sua vera patria Cuba, di cui il nonno fu il primo a insorgere contro la Spagna.

 Nessuno torna indietro è stato il suo secondo romanzo e la sua prima sceneggiatura, firmata con Alessandro Blasetti, che ne cura la regia. La storia è quella di otto ragazze (sette nel film), di diverse estrazioni sociali e provenienza geografica unite dal microcosmo di un pensionato universitario di Roma, nel difficile passaggio dalla giovinezza all’età adulta.

Il rapporto di Alba de Céspedes con il cinema continuò con la sceneggiatura dell’episodio Gli ultimi dieci minuti in Cento anni d’amore, diretto nel 1954 da Lionello De Felice e, in collaborazione con l’amica Suso Cecchi d’Amico, del film Le amiche, del 1955, diretto da Michelangelo Antonioni. Alle sceneggiature seguirono i titoli di altri film tratti dai suoi romanzi come La bambolona di Franco Giraldi, del 1968.

In tutti i suoi lavori, Alba de Céspedes ha dato voce a personaggi femminili unici e complessi, consapevoli di sé e delle proprie possibilità, desiderose di ridefinire la propria esistenza e lontane da ogni luogo comune.

Alba de Céspedes e il cinema – Dalla parte di lei– a cura di Elena Testa- fa parte del Progetto integrato del Polo del ‘900 Donne, genere, generazioni: il lavoro, i diritti e i linguaggi, coordinato dalla Fondazione Istituto piemontese Antonio Gramsci Torino, dalla Fondazione Vera Nocentini e dall’Istituto di Studi Storici Gaetano Salvemini. È un’iniziativa che intende portare l’attenzione sulla figura femminile, con uno sguardo privilegiato alla contemporaneità e al Novecento, secolo di lotte per conquiste, cambiamenti e processi di emancipazione femminile.

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