MILANO CAPUT MUNDI

625

Non solo Expo, per Milano “capitale”. Con gli auspici benevoli della scrofa lanuta della leggenda, tuttora ricordata in un’effige marmorea, Milano si inserisce nella storia già un quarto di millennio prima di Cristo. Era l’anno 222 a.C. infatti quando i Romani, sconfitti i Galli a Clastidium (l’odierna Casteggio) assediarono Mediolanum, conquistandola. Passano gli anni e la città cresce. Nel 49 a.C. l’insediamento urbano si trasforma in municipium: fioriscono l’artigianato e il commercio; la città ha un teatro, un foro, una zecca, un circo, templi e un edificio termale. È il 293 dopo Cristo quando l’imperatore Massimo Augusto sceglie Milano come capitale dell’impero romano. Di quei tempi, restano una Porta (Romana appunto) e vestigia archeologiche nel centro cittadino, in parte riportate alla luce.

In occasione di Expo 2015 i turisti e i milanesi che vorranno scoprire a piedi i luoghi della Milano Romana avranno a disposizione una serie di itinerari ad hoc: un percorso sperimentale di nove tappe, da via San Giovanni sul Muro a San Lorenzo. Il Comune, infatti, in collaborazione con il Civico Museo Archeologico, con un contributo della Regione e la partecipazione del Consiglio di Zona 1in vista di Expo 2015, ha avviato un progetto di valorizzazione dei siti e dei beni archeologici della città antica, con nuove targhe, mappe e una segnaletica a terra.

“Vogliamo far conoscere Milano – ha spiegato la vicesindaco Ada Lucia De Cesaris – mettere in rete il suo patrimonio artistico e culturale – ha detto – Per conoscere e scoprire più facilmente i luoghi e la storia della Milano Romana, d’ora in poi i milanesi e i turisti saranno guidati da nuove targhe, da una nuova segnaletica a terra e da indicazioni del percorso affisse in città e nelle fermate della metropolitana. Oltre alle informazioni più chiare, sono previsti anche importanti lavori di recupero nell’area della città antica, che potrà rinascere grazie al restauro conservativo dei resti romani e a un significativo intervento di riqualificazione del comparto di via Brisa”.

Una specie di “Nostalgia tour” per celebrare una città il cui primato civile e sociale – oggi un po’ ammaccato – come si vede parte da lontano.resti-complesso-palatino-termale-via-brisa

Articolo precedenteGLI EFFETTI SOCIALI DELLA CRISI A TORINO E IN PIEMONTE
Articolo successivoDIVENTARE WE-TRADERS PER SCONFIGGERE LA CRISI