RICETTE PER EVOCARE LA DESTINAZIONE

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Di questi tempi, come molti altri Enti nazionali di promozione turistica, anche l’organizzazione francese Atout France gioca la carta di evocare la destinazione d’oltralpe attraverso la narrazione dei sapori della cucina.

Ecco quindi che nella pentola di Obelix bollono pietanze che profumano di autunno, condite con un pizzico di note storiche.

Scegliamo dal ventaglio la  proposta che vede  le patate protagoniste culinarie e Antoine Augustin Parmentier il personaggio storico primo attore

Farmacista e agronomo francese della seconda metà del Settecento, Parmentier divenne famoso per aver approfondito studi su questo tubero durante la sua detenzione in Germania, in un carcere prussiano. Fino ad allora le patate erano considerate tossiche, adatte solo a sfamare gli animali. Scoprendone le qualità nutritive, Parmentier divenne promotore di questo alimento, ottimo anche in caso di carestie.

Si narra addirittura che per convincere i francesi a cibarsene fece sorvegliare da guardie armate i terreni dove veniva coltivata. Un escamotage che servì ad attirare l’attenzione e ad aumentare la curiosità del popolo francese verso questo alimento. Lo stratagemma funzionò, al punto che la gente iniziò a pensare che le patate fossero un bene prezioso, tanto da organizzare delle retate notturne per rubarle per poterle cucinare. Da quel momento, il versatile tubero si diffuse a Parigi e nel resto della Francia.
A questo punto non ci resta che accendere i fornelli e provare una delle ricette della tradizione francese cogliendo i suggerimenti di https://it.france.fr/it

La ricetta dell’hachis Parmentier

Lo Chef Christophe, del sito di cucina 750 grammes, ci svela gli ingredienti e i trucchi per preparare un delizioso hachis Parmentier. Un piatto unico, un classico gustoso e nutriente a base di carne e patate che deve il suo nome proprio al famoso Antoine Augustin Parmentier.

Ingredienti per 4 persone

  • 500 g di patate della varietà Bintje (patate a polpa farinosa, ideale per puré)
  • 100 g di cipolle
  • 150 g di burro
  • 25 cl di latte
  • 10 cl di vino bianco
  • 20 cl di brodo dello stufato
  • 10 g di concentrato di pomodoro
  • 500 g di manzo stufato
  • 5 g di zucchero
  • Noce moscata
  • ¼ mazzetto di prezzemolo
  • 2 cl di aceto di vino

Preparazione

Tagliare gli ingredienti

  • Lavare e pelare le patate, poi tagliarle in quarti e cuocerle in acqua salata per 20-30 min, iniziando dall’acqua fredda.
  • Lavare e tritare il prezzemolo.
  • Pelare, lavare e tritare la cipolla in pezzettini molto fini (circa 3 mm).
    Preparazione della salsa
  • Preriscaldare il forno a 200°C.
  • Fare sciogliere 25 g di burro in una padella, quindi fare appassire la cipolla tritata a fuoco basso.
  • Aggiungere il concentrato di pomodoro. Lasciare dorare leggermente il concentrato di pomodoro per eliminarne l’acidità. Sfumare con il vino bianco e continuare a cuocere per fare evaporare tutto l’alcool. Condire.
  • Aggiungere lo zucchero per ridurre l’acidità del vino e del concentrato di pomodoro.
  • Aggiungere il brodo dello stufato. Fare sobbollire dolcemente per 2 minuti.
    Preparazione e cottura della carne
  • Tagliare la carne con il coltello e aggiungerla alla salsa precedentemente ottenuta.
  • Aggiungere un goccio di aceto.
  • Cuocere a fuoco lento per 10-15 minuti finché la salsa non si addensa.
    Preparazione del puré
  • Portare il latte a ebollizione a fuoco basso.
  • Schiacciare le patate con il passaverdura. Aggiungere il burro freddo tagliato a cubetti alle patate e mescolare a fuoco molto basso.
  • Aggiungere il latte caldo e il prezzemolo tritato.
  • Condire con noce moscata, sale e pepe.
    Cuocere l’hachis Parmentier
  • Imburrare una pirofila con del burro ammorbidito. Versarvi all’interno uno strato di purè di circa 1 cm di spessore, quindi farcire con il composto di carne. Terminare, realizzando un ultimo strato con il resto del purè.
  • Distribuire piccoli cubetti di burro su tutto il piatto per favorire la doratura.
  • Infornare per 10-15 minuti a 200°C.

Una sola considerazione prima di accomodarci a tavola: ricorderemo questo momento storico paradossale in cui chi è preposto a richiamarci a viaggiare nella sua terra (cosa che la pandemia ci impedisce) ci tiene in caldo, facendo accomodare i “turisti sospesi” alla tavola virtuale delle tradizioni.

Foto © klenova / iStock / Getty Images Plus

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